L’ONORE DI BRAMINI AL SENATO DELLA REPUBBLICA, GRAZIE A GIANLUIGI PARAGONE
Questo video bisogna vederlo e rivederlo e darne ampia diffusione.
Gianluigi Paragone ha voluto che al suo discorso-illustrante l’ emendamento che rappresenta la modifica all’attuale 560 cpc-fosse presente Bramini a palazzo Madama, al Senato della Repubblica, alla tribuna degli ospiti d’onore.
E Bramini c’era, da me accompagnato e visibilmente commosso quando Paragone ha menzionato il suo nome ed ha narrato a tutti i senatori il racconto del suo sacrificio, il suo sloggio avvenuto il 18 maggio 2018.
Paragone nel suo toccante intervento,con tono vibrante,ha citato un capolavoro della letteratura mondiale il libro “Furore” di John Steinbeck che narra della rivoluzione sociale americana negli anni a ridosso della depressione e del new deal di Roosevelt.
Fernanda Pivano scrisse sul “Corriere della Sera” del 21 giugno 1989 che “Furore”rappresentava il romanzo popolare e rivoluzionario della gente comune.Cantava la migrazione brutale di una famiglia dell’ Oklahoma alla California e lanciava la sua voce radicale di protesta con le sue ardenti illusioni, i suoi desideri tarpati, le sue sofferenze disumane. Fu definito il romanzo del proletariato e vendette più di 14 milioni di copie.
Il senatore Paragone ha letto la pagina famosa della protesta di quelli del “marchio di infamia”che persero tutto,anche la casa.
Come Sergio Bramini.
Ecco perché la riforma dell’art. 560 cpc deve dare un ristoro alle famiglie ed impedire che siano sloggiate,prima che sia reso il decreto di trasferimento.
Bisogna tutelare i sofferenti e non invece le sofferenze bancarie dei crediti deteriorati,ha ammonito con accento sofferto il senatore Paragone.
Lo spirito della nuova norma consentirà un riequilibrio sociale ed il debitore non andrà a dormire più in automobili o sotto i ponti, perché non sarà sloggiato da aguzzini custodi prima del decreto di trasferimento.
Questo Paragone lo ha detto a chiare lettere, mentre Bramini si commuoveva e annuiva con il cenno del capo alle parole del senatore che ha chiesto all’intero Senato di applaudire Sergio. E così è stato.
Un grande onore per Bramini che vede riformare l’art.560 cpc , non per se’ ma per i prossimi sloggiati.
Almeno il suo sacrificio è valso qualcosa.