Le banche che sbagliano devono essere punite.
Dopo un importante lavoro di squadra, con l’Atto numero 2136 del Senato della Repubblica, il 17 Novembre è stato finalmente depositato il disegno di legge “disposizione sulla segnalazione erronea alla centrale rischi”.
In un campo disseminato da soprusi e ingiustizie commesse dal nostro sistema bancario nei confronti dei cittadini più fragili, il Senatore Enrico Buemi, come ha promesso al convegno di Napoli dello scorso 23/10/2015 all’hotel Excelsior, si è fatto portatore di questa fondamentale iniziativa legislativa.Si tratta di un testo su cui le associazioni Favor Debitoris e Interessi Comuni hanno lavorato con impegno, ma soprattutto con tanta passione, a seguito delle migliaia di testimonianze ascoltate e raccolte tra cittadini frustrati, mortificati e, per lo più, ridotti a scegliere se delinquere o uccidersi.
Sì, perché dall’inferno della centrale rischi non c’è modo di uscirne se non con l’aiuto della giustizia. Una possibilità, un’opportunità, che speriamo possa accendere la luce di una speranza nuova per tutte quelle donne e quegli uomini a cui è stato vietato l’ingresso in banca e perfino di usare i soldi di “plastica”, oggi indispensabili per poter avere accesso alla “vita”.
Un’ingiustizia, quella della centrale rischi, a cui il legislatore deve porre rimedio senza indugio: le banche che sbagliano devono essere punite: gli istituti di credito del nostro Paese non devono godere più di quell’immunità che consente loro di agire senza limiti. E’ ora di fare giustizia all’ingiustizia, di dare una nuova possibilità a tutte quelle donne e uomini (soprattutto cinquantenni) che, a causa della crisi finanziaria, sono usciti dal mondo del lavoro e, stante le cose, non vi rientreranno mai più. Seguiremo con molta attenzione il percorso parlamentare della nostra legge, con il vivo auspicio che possa essere condivisa dai senatori tutti e da quella politica non politicante che dimostrerà con i fatti l’interesse e la preoccupazione per un mondo in cui forse tornerà a crescere il PIL, ma non certo l’occupazione.
L’esclusione dal credito e dalla possibilità di possedere un bancomat, l’accanimento con cui vengono segnalate alla centrale rischi centinaia di migliaia di persone spingono verso l’illegalità un numero crescente di aziende, negozi, imprese e liberi professionisti. Abbiamo letto alcune statistiche che fanno inorridire: si riferiscono a milioni di persone che si sono legate, in un modo o nell’altro, ad organizzazioni malavitose. Ma i banchieri conoscono le conseguenze del loro operare? La segnalazione alla centrale rischi costituisce la causa prima della crisi di liquidità e delle dichiarazioni di fallimento. Dunque non possiamo più aspettare, né avere indugi. Questa legge deve essere approvata velocemente per stemperare un clima che diventerà sempre più pesante. Dobbiamo vietarci di dimenticare che la tutela della persona, oltre a porre una questione etica, è un diritto sancito dalla costituzione.
Enrico Buemi
Interessi Comuni
Favor debitoris