LA HOLDING, SOCIETÀ DI FATTO, VA PROVATA.

SMENTITA LA CURATELA FALLIMENTARE CHE TENTAVA UNA SPOLIAZIONE IMMOBILIARE.DISTRUTTE AZIENDE E FAMIGLIE

 

Questa sentenza- che farà scuola-è il risultato di un contenzioso durato 14 anni. L’attrice,la curatela di un fallimento, si è prodigata a dimostrare l’esistenza di un holding di fatto coinvolgendo anche i semplici soci,con l’obiettivo di spogliarli delle loro sostanze patrimoniali. La curatela ha vinto in primo ed in secondo grado, perduto in Cassazione che ha rinviato ad altra sezione di Corte di Appello che ha ribaltato nel merito le precedenti vittorie.
Ha dunque perso e non intende proporre ricorso alla Corte Suprema.
Risulta fondamentale sul piano della meritevolezza la decisione della Corte Partenopea.
1- Applicando i fondamentali principi di ordine probatorio desumibili dalla sentenza a sezioni unite quanto all’azione di responsabilità (cass 9100/2015),chi intende dimostrare un holding di fatto, che agisca in pregiudizio dei creditori ed intacchi l’integrità del patrimonio sociale della società eterodiretta ,ha l’onere di provare che il singolo adempimento ha provocato quel specifico danno. Molto spesso le curatele che propongono queste azioni
2-sparano nel mucchio,
3-teorizzano disegni criminosi ed illeciti degli amministratori sulla base di meri indizi;
4-indicano collegamenti con società controllate di fatto e di diritto senza costrutto e senza descrivere la coerenza interna del legame con autoreferenziali argomentazioni anche calunniose.
5- Fatto grave,danno per scontato l’esistenza di un nesso causale tra la condotta illecita ed inadempimento dell’holder con la conseguenza dannosa,ma senza declinarla nella sua struttura e senza provarla neppure.
Rigorosamente con motivazione adamantina la Corte di Appello di Napoli rigetta la domanda della curatela con una salatissima condanna alle spese legali.
Ma è una vittoria di Pirro.
a)La curatela ha distrutto tre aziende che facevano un fatturato complessivo di oltre sei milioni di euro.
b)Ha sottoposto a sequestro beni immobili azioni, quote senza fondamento bloccando proprietà per 14 anni.
Ora che non è riuscita nella operazione pervasiva di accanimento giudiziario, non è in grado di risarcire alcunché e non ci sono fondi neppure per sostenere le spese legali.
Ecco il malvezzo delle curatele fallimentari: non provano nulla e mettano a ruolo cause infondate,ben sapendo di non dover risarcire alcunché se sbagliano.
Si è almeno salvato un patrimonio immobiliare e scongiurato il pericolo di veder suicidi i poveri malcapitati.
È la riprova che abbiamo magistrati irresponsabili che distruggono aziende, persone, famiglie.
E nessuno paga.
Pregevole è la motivazione della Corte di Appello di Napoli( estensore Michelangelo Petruzziello); farò un saggio sulla holding di fatto,editando tutte le sentenze, in ragione di uno studio matto e disperatissimo durato 14 anni che mi ha dato la soddisfazione professionale di uscire vittorioso in un durissimo scontro contro egregi colleghi avversari e giudici delegati di fallimento di levatura altissima.
Si allega link alla sentenza per esteso
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