LA PROPOSTA DI UN CONCORDATO PREVENTIVO IN BIANCO COPRE ANCHE LE AZIONI CAUTELARI E DI RILASCIO DI BENI IMMOBILI. SALVATO UN BENE PER OLTRE DUE MILIONI DI EURO
Nonostante la proposizione di un’istanza di concordato preventivo in bianco-che ha l’effetto di impedire le azione e procedure esecutive-la concedente banca di un Leasing notifica precetto ed azione di rilascio di un bene compreso nel patrimonio della proponente e fondamentale per l’esercizio dell’impresa.
Il tribunale di Milano sospende lo sfratto proposto dalla banca concedente inaudita altera parte,sull’assunto che tutte le azioni non solo quelle esecutive, ma anche quelle cautelari e di rilascio di beni immobili,sono coperte dalla proposta concordataria,se i beni sono funzionali all’attività dell’impresa.
1-Questo provvedimento si pone nella scia del favor debitoris ed assume valore, perché proveniente dal Tribunale di Milano, molto ( e sempre) vicino al solo ceto bancario.
2-Si pone nell’alveo di quella giurisprudenza che, a favore dell’impresa in concordato,protegge le attività del debitore che intende rientrare nel circuito reddituale.
3-Colpisce l’ingordigia e la tracotanza delle banche che non vogliono rispettare la parità tra i creditori e si pongono nella scia di distruggere il debitore, anche quando è diligente e si sforza di superare la crisi.
4-Con il prossimo varo del codice della crisi e dell’Insolvenza dell’impresa rappresenta anche un autorevole precedente giurisprudenziale, perché irrobustisce la portata dell’effetto sospensivo della proposta concordataria, protettiva non solo per le azioni esecutive e cautelari, ma anche di rilascio di beni immobili.Si scioglie il dubbio: l’effetto sospensivo di una proposta di concordato in bianco non vale solo per le azioni e procedure esecutive, ma copre il patrimonio del proponente in ogni caso.
5-Si blocca uno sfratto di un bene immobile di un valore per oltre due milioni di euro.
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