Per il partito della bistecca
Sentendo, anche in modo sgrammaticato e senza un appropriato uso del congiuntivo, i nostri bravi politici, vien voglia di votare per quel partito che abbia tra i suoi punti programmatici quello che sosteneva “il partito della bistecca”, che si presentò alle elezioni politiche del 1953, conseguendo anche un discreto successo.
Ormai la demagogia la fa da padrona.
1) Berlusconi, gran imbonitore, vuole l’aumento delle pensioni
2) Di Maio il reddito di dignità o di cittadinanza
3) Grasso l’abolizione delle tasse universitarie.
4) Renzi l’abolizione del canone Rai.
5) Salvini che la Fornero sia accoppata in qualche incidente.
Forse questi signori non sanno che la Carta Costituzionale impone il rispetto dell’art. 81, a tenor del quale:
“ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte”.
Dovrebbero i partiti dirci come sopperiscono a queste mirabolanti promesse, a meno che non considerino gli italiani un popolo di gonzi ed imbecilli.
Sta di fatto che, secondo una ricerca approfondita pubblicata dal Corriere della Sera, il fabbisogno necessario per mantenere le dette promesse supera ed imporrebbe una finanziaria di lacrime e sangue o una crescita del debito pubblico ai livelli delle Repubbliche sudamericane.
Ed infatti:
a) L’abrogazione della legge Fornero, secondo l’Inps, costerebbe fino a 140 miliardi nel 2020.
b) Portare le pensioni minime a 1000 euro, come vorrebbe il Cavaliere, servono circa 18 miliardi.
c) Per tagliare il bollo auto servirebbero fino a 6 miliardi.
d) Il reddito di cittadinanza imporrebbe una spesa di circa 15 miliardi, secondo il M5S, mentre per quello che sostiene Padovan e Renzi oltre 84 miliardi.
Attesa la poca credibilità di questa classe politica, risulta più divertente sperare in quel partito che possa contemplare quello che sosteneva il Partito della Bistecca fondato nel ’53 da Corrado Tedeschi, notissimo editore, conosciuto anche per aver editato la Nuova Enigmistica Tascabile.
Il programma del partito della bistecca si articolava in questi punti
1) Svaghi, poco lavoro e molto guadagno per tutti. Le macchine devono sostituire l’uomo nella sofferenza del lavoro. La caratteristica della specie umana è l’intelligenza ed è sfruttando questa che deve campare.
2) Assistenza medica e medicine ( comprese le specialità ) gratuite per tutti.
3) Tre mesi di villeggiatura assicurati ad ogni cittadino.
4) Grammi 450 di bistecca a testa assicurati giornalmente al popolo, frutta dolce e caffè. ( È ora di finirla con le limitazioni!).
5) Massimo incremento a tutti i giochi: arti, letteratura, musica e ballo. La vita è così breve e ne sappiamo così poco della sua consistenza e del suo scopo, che la cosa più seria è il giuoco.
6) Continue tombole e lotterie rallegreranno i cittadini dello stato universale.
7) Compagnie di varietà e pagliacci di Stato saranno sommamente onorati e ricompensati nella Repubblica Universale. È ora di finirla coi sacrifici e le missioni da compiere! Cerchiamo di ridere e di stare in buona salute.
8)Abolizione di tutte le tasse.
9) Referendum estesi a tutti i cittadini che decideranno volta per volta delle più importanti questioni locali ed universali al posto degli antiquati e sorpassati Parlamenti.
10) Macchine statistiche, cervelli elettronici, faranno funzionare gli ingranaggi della scientifica repubblica universale. Gli attuali impiegati dello stato verranno inviati tutti in pensione ed in villeggiatura con stipendio doppio.
11) Gli orari scolastici saranno ridotti a 30 ore l’anno. Enigmistica NET, radio, televisione, cinema e spettacoli vari istruiranno il popolo sovrano e Nettista.
12) Saranno tenute nel massimo onore le religioni esistenti e verranno erette nuove chiese con intendimenti artistici e mistici. Sacerdoti di ogni religione riceveranno equi stipendi che li toglieranno dalla indigenza.
13)Abolizione delle prigioni. Quando tutti avranno 450 gr. di carne assicurata non avranno bisogno di rubare ed ammazzare. Se vi sarà qualche eccezione lo cureremo negli ospedali. Dobbiamo sollevare l’umanità dalla paura della guerra e della reclusione.
Queste sono le uniche cose serie che possono realizzarsi.
Riccardo Pazzaglia diceva a “Quelli della notte”, articolando la mano all’ingiù: “il livello è basso, molto basso”.